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Settembre il mese dell’uva

Un mese di grande opportunità

Settembre il mese dell’uva e come ogni anno, in questo periodo arriva il momento della vendemmia, ovvero il processo che inizia dalla raccolta del frutto, passa per la sua trasformazione in vino e termina nella tappa finale, ovvero l’arrivo sulle nostre tavole.

Non a caso settembre è chiamato il mese delle “opportunità

Solitamente, il mese di settembre è sinonimo di ripartenza e ritorno alla “normalità” con la riapertura delle scuole, il ritorno al lavoro, le riaperture di locali, attività sportive ecc.

 

Ma oltre alla normale amministrazione e al normale lavoro che riprende in questo mese, in questo periodo i nostri vigneti sono pronti ad offrire il loro frutto, in tutta la sua maturità, segnando la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

Parliamo quindi del periodo dell’anno più importante per il mondo vitivinicolo, un momento unico quasi avvolto da un alone di magia, dove i nostri vignaioli e le loro aziende, dopo un anno di duro lavoro, possono finalmente raccogliere “i frutti” del loro operato.

In questo articolo, noi di Vinoteca Nazionale, vi andremo a spiegare come avviene l’intero processo che parte della raccolta e finisce nell’iconico elisir che riempirà i nostri calici.


Vendemmia: meccanica o a mano?

Come abbiamo già accennato, l’arrivo del mese di settembre, soprattutto qui in Italia, coincide con l’inizio della vendemmia, ovvero la raccolta dell’uva che successivamente diventerà vino. Ma come avviene tutto ciò?

Il metodo più usato nel nostro paese per la raccolta, è sicuramente la Vendemmia manuale, ossia il metodo più antico ma che, a differenza di quella meccanica, riesce a mantenere una qualità maggiore a discapito del risparmio e della quantità.

Nella raccolta manuale, arte ormai millenaria, ogni viticoltore può selezionare in prima persona il grappolo migliore, mantenendo la “pulizia” e l’integrità del prodotto che poi verrà servito. 

Proprio così, visto che la mano dell’uomo è più dolce e precisa, i grappoli selezionati e recisi vengo adagiati nelle cassette con maggiore cura, rimanendo così intatti e senza ammaccature.

Quindi una raccolta a mano, va senz’altro a garantire una resa di qualità a discapito della quantità e del risparmio di tempo e denaro. 

Infatti la raccolta meccanica standardizzata è senz’altro più vantaggiosa in termini di tempo e quantità, ma la probabile presenza di tralci, fuoriuscita di mosto degli acini e/o foglie, nella loro raccolta, alterano la purezza del vino e ne cambiano il gusto.

Per questo motivo possiamo già notare la grande differenza di prezzo tra le bottiglie vendemmiate meccanicamente e quelle a mano.

Vendemmia: Cos’è e come funziona?

Il momento della vendemmia, solitamente, è quando il grappolo d’uva raggiunge il giusto grado di maturità fenolica (equilibrio tra acidi, zuccheri presenti nel frutto ndr) e, per ottenere un’uva ideale bisogna avere vitigni e suoli in condizioni climatiche ottimali, fattori che nel nostro paese sono presenti su gran parte dello stivale.

Prima di giungere a questa fase finale, che coincide con la fine dell’estate, le nostre viti devono aver superato un intero anno di “dura crescita

Solitamente, gli inverni non devono essere rigidi in modo tale che la vite riesce a crescere e svilupparsi per diventare il frutto per la raccolta.

Dopo il periodo estivo, l’uva viene raccolta segnando l’inizio delle fasi della Vendemmia.

Fasi della vendemmia

Come già detto in precedenza, generalmente il mese di settembre è il periodo ideale per iniziare la vendemmia, un processo importantissimo ai fini della “creazione” del vino che possiamo dividere in tre passaggi fondamentali:

  • RACCOLTA

È la primissima fase della Vendemmia e consiste nella raccolta dei grappoli d’uva. Come già anticipato, esso può essere sia a mano che con l’uso di macchinari e questo dipende dalla filosofia adottata dall’azienda.

Dopodiché i grappoli migliori vengono messi da parte e svuotati in casse che vengono portate verso la seconda fase della vendemmia, ossia la pigiatura.

  • PIGIATURA

La fase più soddisfacente di tutto il processo della vendemmia, la pigiatura consiste nello schiacciare i chicchi d’uva per ottenere il mosto. Anche questo procedimento può avvenire manualmente (solitamente con i piedi ndr) o con macchine pigiadiraspatrici.

Una volta ottenuto il mosto dall’uva si può procedere alla fase successiva.

  • FERMENTAZIONE

A seconda del vino che si vuole ottenere, la fermentazione, ultima fase della vendemmia, può essere di diversi tipi.

È un complesso processo biochimico dove i saccaromiceti, particolari lieviti trasformano gli zuccheri del mosto in alcol etilico, anidride carbonica ed altri prodotti (acidi, alcoli superiori ecc.)

Per un vino rosso, il mosto rimane a contatto con le bucce d’uva (scura ndr), con i bianchi essi vengono separati, se invece vengono macerati per un periodo di 24/36 ore, si possono ottenere i vini rosati.

Il processo di fermentazione avviene di solito in contenitori d’acciaio di diversa capacita (dai 25 fino ai 600 ettolitri ndr) all’interno della cantina

Dopo circa 2/3 settimane è consigliato effettuare il primo travaso senz’aria per eliminare gli scarti, poi bisogna lasciare il vino in recipienti ben chiusi a circa 18°/20° in un periodo da 3 fino ai 6 mesi per affrontare il processo di maturazione.

Una volta raggiunto questo obiettivo, il vino è pronto per la fase dell…

IMBOTTIGLIAMENTO La selezione della chiusura per una bottiglia di vino rappresenta una delle decisioni più intricate per un esperto enologo. Il tappo utilizzato per sigillare la bottiglia ha ormai assunto una responsabilità ben più profonda rispetto alla semplice funzione di chiusura.

Esso influenza direttamente l’ulteriore sviluppo del vino all’interno della bottiglia. Pertanto, l’enologo si trova ad affrontare una scelta cruciale tra una varietà di opzioni di chiusura disponibili: i tradizionali tappi di sughero, quelli sintetici, tappi tecnologici avanzati, tappi in vetro e sistemi di chiusura a vite.

Vinoteca nazionale vi aspetta a voi amanti del buon vino

Abbiamo visto il processo completo che “trasforma” le uve in vino e proprio per questo vogliamo invitare voi, amanti del buon vino, a esplorare le eccellenze che la nostra Vinoteca Nazionale ha da offrire in Via QuinClio Varo 66, a pochi passi dal suggestivo Parco degli Acquedotti a Roma.

Da Vinoteca Nazionale vi attendono le migliori bottiglie, accuratamente selezionate dalle migliori cantine per accontentare anche i palati più raffinati.

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